1.1 Ambulacro di Bonifacio IX
| Varcato il portone d'ingresso, ci si trova in un corridoio anulare compreso entro la cinta muraria quadrangolare del castello, che fu ricavato alla fine del XIV secolo scoperchiando il basamento quadrato della costruzione adrianea per isolare il grande cilindro centrale e adattarlo alle nuove esigenze difensive. I lavori, promossi da papa Bonifacio IX Tomacelli (1389-1404) e affidati all'architetto fiorentino Niccolò di Pietro Lamberti (1370 ca. - ante 1434), riportarono alla luce i muri di epoca romana che delimitavano le celle radiali poste originariamente a basamento del mausoleo. Questi ambienti in mattone, oggi parzialmente visibili a lato dell'ingresso principale, assieme a parte dell'originaria pavimentazione situata in prossimità del portale d'accesso secondario e costituita da un lastricato a grandi blocchi marmorei, sono quanto resta della struttura romana a questo livello. La parte inferiore del cilindro, spoglio dei marmi che lo rivestivano, mostra la sua muratura grezza, composta di grandi blocchi in travertino e in peperino. Le profonde cavità che ne scavano la superficie rappresentano la traccia dei marmi di copertura, asportati nel corso dei saccheggi operati in più occasioni dal popolo romano tra il 1305 e il 1379.
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